Aggiornamento di Ottobre 2021 del mercato di anacardi
Rispetto ad un mese fa, il mercato degli anacardi è stato piuttosto fermo negli ultimi tempi. Questo è dovuto probabilmente dal fatto che ad Agosto si aspettava che ci fossero nuovi acquirenti in arrivo per recuperare il resto dell'anno.
Mentre le trattative per le consegne sono incominciate abbastanza presto e ci sono state trattative che arrivano fino al 2022, in realtà non ne è venuto fuori nulla di sensazionale.
L’attuale situazione del mercato
Il Vietnam ha importato 275.000 tonnellate da Agosto, portando il totale delle importazioni di quest'anno a 2,4 milioni di tonnellate. Questa è una situazione interessante, poichè il Vietnam ha importato kernel per la lavorazione e la vendita e, dal momento che non si sono materializzati nuovi acquirenti, c'è un gran dubbio se saranno in grado di consegnare o meno.
Alla fine di Agosto 2021, l'esportazione di frutta a guscio del Vietnam è aumentata di oltre il 22% rispetto allo stesso periodo del 2020; tuttavia, l'aumento delle importazioni di RCN quest'anno ha superato le importazioni di RCN dello scorso anno del 124%.
Sarà interessante vedere quanto rapidamente le quantità disponibili saranno ritirate dai buyer in Vietnam ed in India.
Tuttavia, la continua mancanza di interesse da parte dell'UE e degli Stati Uniti è il motivo per cui i prezzi della frutta a guscio stanno diminuendo. Gli spedizionieri vietnamiti hanno ridotto i prezzi per i W320 da 3,30 USD a 3,20-3,15 USD per lb FOB per il resto di quest'anno, alcuni anche per il nuovo anno.
Fino ad ora non ci sono stati cambiamenti nel mercato e non si sa se il mercato risponderà o meno. Se la situazione dovesse continuare così, ci sarà un problema per i titolari a lungo termine di RCN. Con i principali raccolti dall'India, dal Vietnam e soprattutto dalla Cambogia a pochi mesi di distanza, l'opportunità di vendita per le scorte di RCN sta diminuendo rapidamente.
Cosa c’è da aspettarsi
I prossimi raccolti di anacardi disponibili provengono principalmente dalla Tanzania e dall'Indonesia. Non ci sono state segnalazioni di problemi di qualità o quantità, quindi è lecito ritenere che la quantità totale di queste coltivazioni sarà pari, o leggermente superiore, a quella dello scorso anno (circa 220.000 tonnellate per la Tanzania e 120.000 tonnellate per l'Indonesia).